Il nuovo obbligo di fatturazione elettronica, che dovrebbe partire dal prossimo 1\u00b0 luglio 2022 per i soggetti in regime forfetario con volume di ricavi superiore a 25.000 euro, in realt\u00e0, se visto in uno schema pi\u00f9 ampio a riforma fiscale attuata, potrebbe e dovrebbe portare ad una riduzione di oneri amministrativi per le imprese e professionisti ora in regime forfetario.
\nL\u2019obbligo della fatturazione elettronica, infatti, dovrebbe essere accompagnato dalla possibilit\u00e0 di inviare ai contribuenti modelli di precompilati per il versamento delle imposte da parte dell\u2019Agenzia delle Entrate e l\u2019esonero dalla compilazione del quadro LM della dichiarazione annuale delle imposte sui redditi che, nelle ipotesi in cui rappresenta l\u2019unico quadro da compilare perch\u00e9 nell\u2019anno non ci sono altri redditi da dichiarare, potrebbe condurre anche all\u2019esonero dalla presentazione delle dichiarazione annuale.<\/p>\n

Pertanto, se cos\u00ec fosse, i maggiori oneri amministrativi derivanti dall\u2019obbligo della fatturazione elettronica sarebbero compensati dalla riduzione di altri oneri amministrativi, portando, in alcune ipotesi, anche a benefici netti. Da questo punto di vista, non ha senso che il nuovo obbligo entri in vigore a decorrere dal 1\u00b0 luglio 2022, perch\u00e9 non consentirebbe di far combaciare l\u2019incremento degli oneri amministrativi con le possibili riduzioni derivanti dall\u2019invio di dichiarazioni e versamenti precompilati per due motivi: l\u2019annualit\u00e0 non sarebbe completa e l\u2019Agenzia delle entrate avrebbe il monitoraggio del solo secondo semestre; l\u2019agenzia delle entrate non sarebbe comunque pronta con la predisposizione e compilazione dei modelli precompilati.
\nAl pari, da questo punto di vista, non ha senso prevedere una soglia di esonero dall\u2019obbligo per soggetti con volume di ricavi inferiore a 25.000 euro, perch\u00e9 escluderebbe da questa possibilit\u00e0 le imprese pi\u00f9 piccole che subiscono pi\u00f9 di altre il peso degli adempimenti fiscali sui ricavi.<\/p>\n

In sostanza si \u00e8 dell\u2019avviso che l\u2019obbligo della fatturazione elettronica per tutti, dovrebbe partire dall\u2019inizio dell\u2019anno nel quale verr\u00e0 data attuazione alla legge delega per la riforma fiscale che porter\u00e0 la riduzione degli oneri amministrativi per gli stessi soggetti.
\nInoltre, l\u2019estensione dell\u2019obbligo della fatturazione elettronica a tutte le imprese e professionisti dovrebbe essere controbilanciato dall\u2019eliminazione di molti altri oneri amministrativi legati al contrasto dell\u2019evasione che non hanno pi\u00f9 senso come l\u2019obbligo del regime Iva del \u201creverse charge\u201d applicato con riferimento alle prestazioni effettuate dalle imprese edili; il regime Iva dello \u201csplit payment\u201d riferito alle prestazioni delle imprese effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e alle societ\u00e0 pubbliche; l\u2019obbligo dell\u2019invio delle liquidazioni periodiche Iva; il limite dei crediti Iva oltre il quale \u00e8 obbligatorio apporre sulla dichiarazione il visto di conformit\u00e0.<\/p>\n

Il peso degli oneri amministrativi sostenuti dalle imprese legati al contrasto dell\u2019evasione fiscale ha un peso determinante sull\u2019economia delle imprese, non ci si pu\u00f2 pi\u00f9 permettere di imporre nuovi obblighi senza utilizzare le informazioni ottenute in tempo reale grazie alla fatturazione elettronica estesa a tutti i soggetti ed alla trasmissione elettronica dei corrispettivi, senza eliminare una serie di vincoli e limitazioni divenuti ormai inutili.<\/p><\/div>\n

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