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{"id":989139,"date":"2021-05-31T12:05:00","date_gmt":"2021-05-31T10:05:00","guid":{"rendered":"http:\/\/i-nat.app\/cna\/?p=989139"},"modified":"2021-05-31T12:05:00","modified_gmt":"2021-05-31T10:05:00","slug":"contributi-a-fondo-perduto-decreto-sostegni-bis-requisiti-e-novita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/sp.cna.it\/contributi-a-fondo-perduto-decreto-sostegni-bis-requisiti-e-novita\/","title":{"rendered":"Contributi a fondo perduto Decreto Sostegni bis, requisiti e novit\u00e0"},"content":{"rendered":"
\n\n\t

Il Decreto Sostegni bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021, introduce tre diversi meccanismi per stabilire gli importi degli aiuti da destinare alle imprese.<\/p>\n

Per l’accesso agli aiuti resta centrale il calo del fatturato del 30 per cento, ma viene introdotto anche un confronto tra il risultato d’esercizio del 2020 con il 2019. In caso di perdita, si ha diritto a una nuova tranche a fine 2021. Ma in questo caso la percentuale che determina l’inclusione dalla platea dei beneficiari dovr\u00e0 essere definita con un apposito decreto del Ministero dell’Economia.<\/p>\nLe diverse tipologie e modalit\u00e0 di contributi del Dl Sostegni bis
\nPotremmo distinguere tre diversi contributi a fondo perduto:\nuna nuova tranche di pari importo per i vecchi beneficiari con la possibilit\u00e0 di ottenere una somma aggiuntiva spostando il periodo su cui verificare il calo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi pari al 30 per cento da gennaio ad aprile;
\nuna nuova formula che si basa sul confronto tra i periodi 1\u00b0 aprile 2019 – 31 marzo 2020 e 1\u00b0 aprile 2020- 31 marzo 2021. La formula permette di includere una platea di beneficiari che non aveva i requisiti previsti dal primo Sostegni;
\nun saldo finale di contributi a fondo perduto per coloro che dimostrano di avere avuto un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale che sar\u00e0 definita con il decreto del Ministro dell’economia. Bisogna che la dichiarazione dei redditi sia presentata entro la scadenza del 10 settembre 2021 e non del 30 novembre.
\nLa prima novit\u00e0 contenuta nel testo del Decreto Sostegni bis \u00e8 una conferma totale della misura gi\u00e0 prevista con il provvedimento emergenziale precedente. Le domande sono ancora aperte fino alla scadenza del 28 maggio. E i principali requisiti stabiliti per accedere alla misura sono i seguenti:\nuna partita IVA attiva al 23 marzo 2021;
\nricavi o compensi fino a 10 milioni di euro nell’anno 2019;
\nun fatturato medio mensile inferiore almeno del 30 per cento nel confronto tra 2020 e 2019.
\nLe condizioni per il nuovo supporto economico
\nSolo chi rispetta le condizioni che seguono riceve un nuovo supporto economico:\nalla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni bis la partita IVA deve risultare ancora attiva;
\nil contributo a fondo perduto del Dl Sostegni (n. 41 del 2021) non deve essere stato restituito o percepito indebitamente;
\nle partite IVA che hanno gi\u00e0 inviato l’istanza e ricevuto il pagamento, riceveranno in automatico, senza nessuna richiesta, una nuova tranche di aiuti dello stesso importo;
\nai vecchi beneficiari viene riconosciuto un aiuto gemello a quello gi\u00e0 ricevuto. Anche nelle modalit\u00e0 di erogazione, vale la scelta effettuata in principio tra pagamento diretto sul conto corrente e utilizzo in compensazione tramite modello F24.
\nMa \u00e8 concessa la possibilit\u00e0 di aumentare il valore del sostegno ricevuto. Bisogna presentare la domanda per ottenere un contributo alternativo. I destinatari sono coloro che hanno registrato un calo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi pari al 30 per cento nel confronto tra due periodi:\n1\u00b0 aprile 2019 – 31 marzo 2020;
\n1\u00b0 aprile 2020- 31 marzo 2021.
\nCambia il periodo preso in considerazione per valutare le perdite registrate. E potrebbe cambiare, quindi, il valore dell’aiuto concesso rispetto al primo Decreto Sostegni:\nse la cifra \u00e8 superiore, la differenza si aggiunge alla somma gi\u00e0 ricevuta;
\nse \u00e8 inferiore, si ha diritto comunque alla cifra gi\u00e0 ricevuta con il Decreto Sostegni.
\nLa modalit\u00e0 di calcolo degli importi prevede l’applicazione di una percentuale. Questa \u00e8 la differenza che emerge tra fatturato e corrispettivi dei due periodi messi a confronto.\nLe percentuali di perdita di fatturato necessarie
\nIl decreto stabilisce per il nuovo periodo le stesse percentuali previste per la formula standard del primo DL Sostegni. Il valore massimo resta sempre 150.000 euro.\nContributi Sostegni
\nSi stabiliscono percentuali pi\u00f9 generose per coloro che non hanno avuto accesso alla tornata di aiuti precedente. Gli importi, in ogni caso, non possono superare i 150.000 euro.\n

La novit\u00e0 assoluta riguarda la possibilit\u00e0 per le partite IVA di beneficiare di un ulteriore aiuto, una sorta di saldo, calcolato sulla base delle perdite di esercizio registrate nel confronto tra il 2020 e il 2019.<\/p>\n

L’ulteriore contributo a fondo perduto \u00e8 riconosciuto ai soggetti che svolgono attivit\u00e0 d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Occorre che si sia in presenza di due requisiti fondamentali:<\/p>\nun peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia;
\nla trasmissione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 effettuata entro il 10 settembre 2021.
\nGli importi vengono calcolati sempre applicando una specifica percentuale, non ancora definita nel testo ma che dovr\u00e0 stabilire il MEF, alla perdita subita.\n

La differenza viene stabilita al netto dei contributi a fondo perduto gi\u00e0 ricevuti grazie ai diversi provvedimenti emergenziali adottati.<\/p>\n

Le somme, anche in questo ultimo caso, vengono erogate sempre dopo aver presentato una specifica domanda all’Agenzia delle Entrate e le modalit\u00e0 per la fruizione restano due: pagamento diretto o credito di imposta da utilizzare in compensazione.<\/p>\n\n<\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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