Dopo due anni di lavoro, Cna Fita unitamente a tutte le altre associazioni dell’autotrasporto, ha siglato un nuovo accordo sul trasporto di contenitori con le associazioni della committenza, colmando un buco di oltre 16 anni (l’ultimo accordo di settore risale al 20 dicembre 2004). “Il tavolo nazionale container” è stato ricostituito e sostenuto per definire chiare e precise “linee guida” e riequilibrare un settore nel quale troppo spesso le piccole e medie imprese dell’autotrasporto sono in sofferenza. Si tratta di una prima intesa in vista di un accordo complessivo. Il Presidente di Cna Fita La Spezia Stefano Crovara ha partecipato attivamente ai lavori del tavolo, sollevando criticità e avanzando proposte: il risultato nazionale è dunque frutto anche dell’esperienza spezzina.

I punti principali dell’intesa riguardano la necessità di chiedere al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità di intervenire sulle Autorità di Sistema Portuale sugli operatori interessati (terminal container) per disciplinare la tracciabilità e la registrazione dei cicli operativi in modo da superare le criticità organizzative che l’autotrasporto paga e subisce nelle attese dei camion nei bacini portuali, e per le quali si rende necessario definire accordi di programma per stabilire un regime di indennizzi.

L’intesa risolve anche le criticità sul ritiro dei contenitori vuoti precisando che la responsabilità sullo stato dei contenitori è del terminal/deposito che li consegna. Inoltre, è stata eliminata la differenza tra container da 20′ e 40′ quando il peso del contenitore da 20′ dichiarato dal committente è superiore a 12.000 kg. compresa la tara. Viene prevista una clausola di salvaguardia sul gasolio a cadenza bimestrale; la tariffa di trasporto sarà modificata nel caso in cui il costo del gasolio abbia una oscillazione superiore al 2% (rincaro o ribasso) sulla base di una percentuale indicativa puramente di riferimento qual è la quota di incidenza pari al 30%. È stato infine aggiornato il distanziere kilometrico che era fermo al 2010.

L’accordo decorre dal prossimo 1° luglio e rappresenta l’avvio di una nuova fase di relazioni industriali utile a superare le spesso sterili contrapposizioni tra vettori e committenza.