L’impennata delle bollette riguarda l’intero sistema produttivo, non solo le imprese energivore ma anche e soprattutto le micro e piccole imprese che sopportano la maggior parte degli oneri generali di sistema. “Senza coinvolgere le piccole imprese le soluzioni sono destinate ad essere insufficienti e parziali – spiega il direttore Cna La Spezia Angelo Matellini –. Occorre un approccio organico e complessivo da parte del Governo per affrontare il problema del caro energia avviando un tavolo con tutte le componenti del sistema produttivo”.

“Le piccole imprese italiane e artigiane subiscono infatti una distribuzione iniqua del sistema degli oneri generali, a cui contribuiscono per il 49% (circa 4,7 miliardi di euro) e con i quali finanziano anche, paradossalmente, le agevolazioni per le aziende energivore alle quali non accedono -. Prosegue il direttore Matellini -. Un problema che la nostra associazione di categoria denuncia da tempo, e che nell’attuale contingenza sta compromettendo quotidianamente l’operatività delle PMI, con rilevanti rischi di sospensione dell’attività per le aziende più esposte. La distribuzione sperequata aggrava i “normali” costi energetici di un ulteriore 35%, mettendo le piccole imprese ai margini di un mercato in cui le realtà industriali hanno il vantaggio competitivo di pagare l’energia quattro volte di meno. E’ quindi necessaria la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta, che garantisca una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo. Inoltre, va affrontata la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica”.

“Infine, va guardato con attenzione il fenomeno delle “rendite inframarginali” che condiziona il peso dei costi energetici producendo extramargini di guadagno per alcuni produttori. Si tratta di un meccanismo che crea inefficienze nel processo di formazione del prezzo di borsa, che contribuisce ad aggravare ulteriormente un quadro già complesso” conclude il Direttore di Cna La Spezia Angelo Matellini.