La decisione di rendere il sentiero verde azzurro da Monterosso – Vernazza a senso unico per evitare sovraffollamento di turisti non ci trova pienamente d’accordo. La questione dell’afflusso di turisti, in alcuni precisi momenti dell’anno particolarmente intenso, come nelle festività pasquali e nei ponti del 25 aprile e 1° maggio, non può continuare a indurre decisioni d’emergenza, sperimentali, poco sensate e programmate. La direzione consentita per il senso di marcia, da Monterosso a Vernazza, rischia infatti di congestionare ulteriormente il borgo che, per la conformazione e limitazione stessa degli spazi, soffre maggiormente la concentrazione di presenze in quelle date e nella fascia oraria diurna dalle 11 alle 17.
Sono anni che nel periodo di Pasqua e nei ponti primaverili la situazione è difficilmente gestibile, anni in cui sui giornali escono fotografie e titoli allarmanti, eppure il fenomeno è prevedibile. La questione sarebbe anche amministrabile se si iniziasse a lavorare con esperti del settore su una gestione controllata del turismo che possa rendere il soggiorno degli ospiti più rilassante con un’offerta diversificata e con maggiori attrazioni, aperta ad un territorio e una proposta più vasta rispetto alle sole Cinque Terre.
È necessario, per terra e per mare, analizzare i flussi per organizzare e gestire il turismo. Non comprendiamo come sia possibile che gli Enti coinvolti ripetano come un mantra questa soluzione, restando alle parole, senza passare ai fatti. Treni e battelli hanno un hanno un massimale di posti disponbili e orari prestabiliti per cui i momenti di afflusso sono facilmente identificabili. Ci chiediamo, però, quanto venga rispettata la capienza prevista dai mezzi.
È giunto il momento per le Cinque Terre, il Parco e i Comuni, di istituire un tavolo di lavoro e farsi affiancare da chi questo mestiere, di analisi e gestione dei flussi, lo fa da anni. Questo è ciò che chiedono le nostre imprese. Non possiamo continuare a lavorare in un sistema poco controllato che alla fine penalizza tutti: reputazione, territorio ed imprese. La programmazione e l’offerta turistica deve anche ampliare il territorio, offrendo un’area vasta che veda coinvolti territori limitrofi, auspichiamo, dunque, che quanto proposto alla Conferenza Programmatica del Turismo, che si è svolta il 1° aprile alla Spezia, veda la luce.