A repentaglio verrebbe messo anche l’intero indotto dell’economia turistica costiera interessata dal provvedimento e in particolare le imprese della nautica, della ristorazione, del commercio e della ricettività che insistono sul demanio, non solo marittimo, con l’offerta di servizi turistici e ricreativi.
Esiste ancora la possibilità, però, di tutelare la reale continuità aziendale delle attuali imprese balneari e di rilasciare nuove concessioni grazie alla disponibilità di aree per nuove iniziative imprenditoriali che emergerà, con ogni certezza, dalla mappatura prevista nel Disegno di legge Concorrenza. Chiediamo al Parlamento il massimo impegno per individuare le soluzioni necessarie alla salvaguardia del settore” conclude il Presidente Cna Balneari Liguria.