Partendo dai dati – elaborati dell’Ufficio studi della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Infocamere – che vedono dal 2023 raddoppiare le attività del settore. L’analisi si è focalizzata su diversi codici ateco: 50.1 – trasporto marittimo per vie d’acqua (+102% da 43 a 87); 77.22.02; Noleggio senza equipaggio d’imbarcazione da diporto (+69% da 36 a 61); 77.34 – Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale (-15% da 13 a 11). “Si tratta di una comparazione con esito estremamente positivo, dal 2019 al 2023 abbiamo registrato un aumento del 100% delle attività operanti in tali settori – ha commentato il Presidente Can LA Spezia Davide Mazzola -. Non possiamo che considerare la nautica da diporto come un vero e proprio segmento turistico, sviluppato da imprenditori ai quali, per le ricadute sull’economia e del mercato del lavoro, debbono essere rivolte le necessarie attenzioni alle necessità e sostegno alle iniziative. Si tratta di un importante sviluppo dettato dall’incremento della domanda di turismo esperienziale che genera a sua volta nuove opportunità di crescita per le attività manifatturiere coinvolte nella produzione delle unità da diporto, nei servizi e nell’accoglienza”.
“Nella logica di revisione dei codici ateco – ha aggiunto Mazzola -, Cna ha avviato a livello nazionale un percorso, che qualifichi le imprese operanti nel trasporto marittimo ma che allo stesso tempo valorizzi la loro vocazione turistica, al fine di permettere loro di intercettare le opportunità derivanti dai bandi dedicati al turismo”.
A fronte di questa crescita il settore richiede spazi per le attività di imbarco e sbarco passeggeri, per l’ormeggio, nonché interventi nei punti di imbarco già a disposizione al fine di garantire maggiore sicurezza alle operazioni. Cna sostiene e richiede l’adozione di un bollino blu per le attività che si impegnano in un percorso di qualifica e rispetto delle regole. Una problematica riguarda le autorizzazioni rilasciate dall’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, sia per quanto riguarda i numeri (60 per noleggio e 78 per locazione nel 2022, 60 per noleggio e 50 per locazione nel 2023), sia per quanto riguarda le tempistiche che non consentono un’adeguata programmazione dell’attività. “Crediamo sia giunto il momento di iniziare a pensare a percorsi virtuosi in termini ambientali al fine di garantire un totale rispetto della sostenibilità e della vivibilità dei residenti ma contemporaneamente garantire agli operatori di pianificare gli investimenti nel tempo – conclude Mazzola -. Altrimenti il rischio è quello di danneggiare solo che lavora e produce ricaduta duratura nei territori, consentendo invece un accesso altamente impattante a tutti gli altri natanti privati non regolamentati”.
Hanno condiviso l’importanza del settore e del confronto sui temi proposti il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e il Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi. Sono entrati nel merito del dibattito suggerendo proposte e riflessioni i principali referenti istituzionali, strategici per il settore, tra cui: il Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, il Comandante Capitaneria di Porto La Spezia, CdV Alberto Battaglini, il direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Patrizio Scarpellini, e l’Assessore all’Ambiente di Regione Liguria, Giacomo Giampedrone.
Il Presidente Cna la Spezia ha proposto di monitorare l’andamento della stagione turistica e ritrovarsi per un confronto suggerendo la necessità di trovare un coordinamento in grado promuovere una programmazione condivisa sia in termini urbanistici che economici e sociali.