Importante comunicazione per le ditte del settore cosmetico: Cna La Spezia informa che a seguito dell’adozione del Regolamento (UE) 2025/877 dal 1° settembre 2025 è stata vietata l’immissione sul mercato e l’utilizzo di cosmetici contenenti una serie di sostanze classificate come CMR, molte delle quali fino ad oggi utilizzate in prodotti di largo consumo.
L’elenco aggiornato comprende oltre 20 nuove sostanze completamente vietate nei prodotti cosmetici. Tra le più rilevanti per il settore benessere e sanità segnaliamo: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide: comunemente presente nei gel UV per unghie; il Tetrabromobisfenolo A e il Transfluthrin. E molte altre sostanze, riportate con nome INCI e codice CAS nell’allegato del Regolamento.
Non sarà, dunque, più possibile acquistare, vendere o distribuire cosmetici contenenti le sostanze vietate. Non si dovranno usare nei trattamenti in cabina o in qualunque servizio al cliente. Inoltre, il divieto si applica anche ai prodotti acquistati prima dell’entrata in vigore, indipendentemente dalla data di scadenza.
Il settore Benessere e Sanità di Cna La Spezia raccomanda alle imprese del settore di verificare l’Inci (la nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici) dei prodotti prima di ogni acquisto, di richiedere ai fornitori una dichiarazione scritta di conformità al nuovo regolamento e di sospendere l’acquisto di prodotti contenenti le sostanze vietate.L’associazione di categoria ricorda, inoltre, di contattare i propri fornitori per trovare accordi con gli stessi per la restituzione o smaltimento dei prodotti non conformi, di smaltire eventuali rimanenze e di conservare le fatture di acquisto e la contabilità di magazzino, per facilitare eventuali rettifiche amministrative o fiscali.
“Questa transizione normativa richiede attenzione da parte degli operatori del settore estetico e benessere, con un controllo puntuale degli ingredienti utilizzati e dei fornitori coinvolti -. Spiega Valentina Figoli responsabile del settore Benessere di Cna La Spezia -. Le principali questioni sollevate riguardano l’ambito di applicazione del divieto, la sua estensione agli utilizzatori professionali e l’assenza di un periodo transitorio per la vendita o l’uso delle scorte esistenti. Sono già state segnalate interpretazioni divergenti che hanno contribuito ad aumentare incertezze e preoccupazioni tra gli operatori del settore”.
“Di certo questo divieto causa molta agitazione tra i nostri associati – prosegue Figoli – Il timore è che il provvedimento abbia ricadute sul proprio lavoro: ci sono produttori seri che hanno ritirato i prodotti non più conformi, altri che continuano a distribuirlo. C’è poi chi in buona fede ha acquistato questi materiali e ora si ritrova il problema dello smaltimento, senza particolari indicazioni a riguardo. Per favorire una comprensione comune e condivisa del divieto, la Commissione Europea, nella sezione dedicata ai prodotti cosmetici ha reso disponibile un documento. Ma agli operatori del settore permangono dubbi per questo consigliamo alle imprese di contattarci per essere aggiornate e consigliate sul da farsi.” Conclude Valentina Figoli responsabile del settore Benessere di Cna La Spezia.
Per supporto contatta valentina.figoli@cnalaspezia.it – 0187598080.