In merito alle polemiche e alle preoccupazioni emerse negli ultimi giorni relative l’attività di noleggio di unità da diporto, in particolare in riferimento al numero di autorizzazioni rilasciate annualmente dal Parco delle Cinque Terre, Cna nautica La Spezia ritiene doveroso evidenziare alcune riflessioni. 

“Condividiamo a pieno la necessità di dover operare nel totale rispetto della sostenibilità ambientale e della vivibilità e del benessere residenti stessi -, spiega la referente sindacale del settore nautico di Cna La Spezia Francesca Moriconi -, riteniamo che la disciplina delle varie attività all’interno dell’AMP non debba assolutamente esulare dalla finalità principale, corrispondente all’interesse pubblico primario, ovvero, la tutela ambientale. Per questo motivo è doveroso procedere con l’attività di monitoraggio dell’ecosistema marino ma è altrettanto necessario approfondire e dettagliare l’analisi dei dati rilevati”.

“A far aumentare tali dati non sono sicuramente le 60 attività di noleggio e locazione autorizzate annualmente dall’Ente Parco – sottolinea Moriconi -. Ci troviamo di fronte ad un dato incontrollabile: l’accesso all’AMP da parte dei privati con la correlata impossibilità di verifica delle dotazioni delle imbarcazioni stesse. Le realtà commerciali di noleggio e locazione che operano alle Cinque Terre sono tenute a rispettare requisiti e condotte ambientali specifiche, quali motori e scafi a norma di legge, nonché personale abilitato e formato. Elemento non richiesti ai privati. Le attività nautiche rappresentano un’alternativa all’afflusso in massa di persone provenienti dai battelli e dai treni. Propongono visite esperienziali lungo la costa per piccoli gruppi in orari diversificati, come per esempio l’orario del tramonto. Ben diverso è l’impatto dei battelli: sia per i numeri di passeggeri che per moto ondoso generato dalle movimentazioni. Senza voler entrare nel tema della mancanza di impianti di depurazione delle acque che naturalmente rappresenta il più contingente e grave”. 

“Riteniamo, dunque, che sia opportuno analizzare approfonditamente i dati scientifici e adottare provvedimenti che realmente portino ad un maggior equilibrio di tutte le esigenze territoriali, imprenditoriali e residenziali, e ambientali” conclude la referente sindacale del settore nautico di Cna La Spezia Francesca Moriconi.